Anche per averlo citato e, dunque, per quel che mi riguarda, “immortalato”
in Nascar, non ho mai scordato il primo titolo di Paolo Nori, Bassotuba non c'è. Ora lo
ricorda Andrea Cortellessa in Narratori degli anni zero, antologia da
lui curata per l’ultimo numero dell'Illuminista diretto da Walter Pedullà. Mi
ha fatto piacere trovare Bassotuba inserito tra i migliori romanzi degli
esordienti italiani del primo decennio. Di seguito riporto un'ampia citazione che ben delinea il carattere dell'indimenticabile protagonista. (Gli altri 24 esordienti entrati
nell'antologia — che per sua natura si lascia alle spalle una strage —
sono: Tommaso Pincio, Ugo Cornia, Antonio Pascale, Francesco Permunian,
Nicola Lagioia, Christian Raimo, Leonardo Pica Ciamarra, Laura Pugno,
Franco Arminio, Paolo Morelli, Emanuele Trevi, Giorgio Falco, Giuseppe
A. Samonà, Eugenio Baroncelli, Ornela Vorpsi, Luca Ricci, Luca Rastello,
Roberto Saviano, Babsi Jones, Andrea Bajani, Francesco Pecoraro,
Giorgio Vasta, Gabriele Pedullà, Gilda Policastro.)
"Fin da quand'ero piccolo, ci sono delle voci che stanno sulla mia testa e vanno avanti e indietro, e volano su tutta la superficie della mia testa che va dalla fronte alla nuca e girano, girano, ogni tanto picchiano e provano a entrare, cercando un passaggio attraverso la scatola cranica. E dicono, fin da quand'ero piccolo. Sei una merda! Sei una grandissima merda che non vali niente!
Io ci rispondo, fin da quand'ero piccolo, ci dico Non è vero, siete voi delle merde. Andate via, Ci dico Basta. Non avete nient'altro da fare che stare qui a picchiare sulla scatola cranica, andate via, andate da un'altra parte a far confusione. Proprio qui, ci dico, dovete venire a portare scompiglio, che la gente si sta riposando? Non avete cognizione, ci dico, alle voci.
E loro Sei una merda! Sei una merda secca! Sei una merda che non è più buona neanche per concimare! mi dicono. Sei una merda letale! dicon le voci che stazionano nella mia testa.
Io ci dico Vi divertite? ci dico. Brave, andate avanti, continuate pure, ci dico. Tanto non me la prendo, ci dico.
Merda, merda, merda, continuano loro, si mettono anche a cantare, e picchiano sempre più forte, cercano di entrare nel mio cervellino.
[…]
Se venisse l'angelo della devastazione e mi dicesse Learco! io ci direi Ecco, ci siamo.
Lui mi direbbe, l'angelo dell'apocalisse, Learco! Perché ti sei ridotto così? Angelo, gli direi, non lo so.
Lui mi direbbe Learco! Cosa ne hai fatto dei talenti che ti abbiamo dato? Io gli direi Boh.
Learco! mi direbbe l'angelo della fine del mondo. Oh, gli direi. Learco, spiegami cosa ti è successo. Spiegami perché non hai sviluppato i talenti che ti abbiamo dato. Io gli direi Mah, ci dovrei pensare, gli direi.
Ecco, mi direbbe l'angelo, pensaci. … ".
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