Negli anni '30 – mi raccontavano ieri sera –, prima che le paludi venissero bonificate, ogni venerdì all'imbrunire si sentivano le urla rauche dei tarabusi. Il verso dell'uccello (boi forraiu in sardo, bos taurus in latino) è simile a un impressionante muggito, tant'è vero che il bestiame nell'udirlo fuggiva spaventato, e così gli uomini e le donne che si trovavano nei paraggi. La gente credeva che le urla del tarabuso appartenessero alle anime in pena, possedute dal demonio, e che gli uccelli sostassero nelle paludi per espiare le loro colpe. A me non è mai capitato di vedere un boi forraiu, così mi sono voluta togliere la curiosità cercando qualche foto. E ho scoperto che si tratta di un uccello bellissimo.
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