C’era una volta un ragazzo che sognava
di diventare uno scalpellino bravo e famoso. Con suo padre, ogni giorno, si
recava a Cocorrovile, a 7 chilometri da Orune.
Ogni giorno.
A piedi.
Andata e ritorno.
Cava.
Silenzi ancestrali.
Uomini che picchiavano disperati sui
massi.
La madre che lo amava di un amore
assoluto.
I fratelli.
Erano i mondi di Nineddu.
Poi arrivò la guerra e in tanti
partirono come rimedio alla fame. Nineddu andò incontro a nuovi luoghi e
miniere: Carbonia, altre persone che alternavano umanità e crudele disumanità
nei confronti di quel ragazzo che continuava a scrutare la realtà con occhi colmi di
stupore.
Poi fece ritorno al paese, ma ormai suo padre, per una
ferita riportata nella guerra di Spagna, non poté più insegnargli a fare lo
scalpellino…
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