Grillo?, domandai, ma che mi sta dicendo? È così che si chiamano le figure senza tronco che Bosch dipingeva, disse il Copista, è un nome antico che è stato riscoperto dai critici moderni come Baltrušaitis, ma per la verità è un nome dell'antichità, fu Antifilo a inventarlo, perché lui dipingeva figure del genere, esseri senza tronco, solo la testa e le braccia. […]
Così lei sa proprio lutto di questo quadro, dissi io. Conosco questo quadro come le mie tasche, disse lui, per esempio, vede quel che sto dipingendo adesso?, bene, fino ad ora i critici hanno detto che questo pesce è una cernia, ma questo pesce non è una cernia, permetta che glielo dica, questo pesce è una tinca. Una tinca?, chiesi, la tinca è un pesce d'acqua dolce, no? La tinca è un pesce d'acqua dolce, mi confermò, lui vive nei pantani e nei fossi, è un pesce che ama il fango, è il pesce più grasso che ho mai mangiato in vita mia.
Da Requiem di Antonio Tabucchi, trad. Sergio Vecchio. Il frammento più lancinante dell'intero romanzo.
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