"... le vere e belle fiabe sono in verità inoffensive. Esse sono situate nell’unico luogo dell’universo dove non esiste offesa, cioè nei regni della vita fantastica. Quando mettono paura, è la paura salubre e liberatrice della fantasia, paura di cui lo spirito ha desiderio e alla quale si protende come a una fiamma che lo riscaldi. Della vita fantastica, i bambini hanno fame e sete, le fate e i maghi abitano nel loro pensiero e il fatto che non esistano nella realtà è per loro giustamente irrilevante, perché i regni della vita fantastica sono popolati di oggetti comunque invisibili e intangibili. Nei regni della vita fantastica, anche le immagini più crudeli generano felicità. Si sa bene che la felicità è fatta anche di spavento e di angoscia. Sopprimere lo spavento e l’angoscia, significa sopprimere anche la felicità."
Dal saggio "Senza fate e senza maghi" di Natalia Ginzburg, in Vita immaginaria, contenuto nel Meridiano dedicato alla scrittrice. Ne parlerò domani a Orani in una conversazione sull'educazione alla lettura che fa parte di un ciclo di appuntamenti culturali invernali organizzato dall'Amministrazione Comunale e dalla Pro Loco.
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