Ricordo bene Gino, scomparso all'improvviso il 2 settembre del 2004, ancora troppo giovane. Era un uomo intelligentissimo e buono. Ricordo il suo parlare pacato, i modi garbati, eleganti, le sue manifestazioni di amicizia. Era sempre un piacere incontrarlo e chiaccherare con lui di tante cose. Aveva interessi molteplici, una grande sensibilità artistica, molto amore per la musica (tutta la musica, ma in particolare il jazz) e un'enorme passione per la fotografia, che aveva coltivato abilmente, sino a diventare un bravissimo fotografo.
Al CGJF gli amici dell'Intermezzo lo ricordano ogni anno con una mostra dei suoi scatti ai musicisti che hanno calcato le scene del festival (uno dei primi e più raffinati dell'isola), a partire dal mitico palco dell'Arena Ticca, che io ricordo con il fondale perennemente mosso dal vento che arrivava dal mare, ed è un gran bel ricordo... E più gli anni passano più per me le foto di Gino sono emozionanti, perchè insieme all'amore per la musica, alla bellezza di certi indimenticabili concerti, restituiscono la memoria di estati mitiche, come lo diventano quelle di "quando eravamo molto giovani", o di quelle altrettanto belle di quando ai concerti ci portavamo anche i piccoli -- che al primo dleeeen di citar si addormentavano di colpo o che si scatenavano con le percusioni di Billy Cobham o ai suoni del Sun Ra Arkestra si incantavano... -- e poi... e poi... Dice bene Giuseppe Giordano, presidente dell'associazione L'Intermezzo: "Gino ci ha fatto un dono inestimabile, i suoi scatti sono depositari di una memoria storica del festival e difficilmente, un lavoro così certosino, meticoloso, pieno di entusiasmo e amore per la musica si potrà mai replicare. La sua amicizia, così come la sua straordinaria visione degli artisti e dei luoghi che li hanno accolti, Cala Gonone in primis, sono insostituibili. Per questo motivo ogni anno onoriamo il suo lavoro e la sua passione per la fotografia con la mostra permanente “No flash, please!” così che la sua opera non debba solamente essere celebrata dalla nostra associazione, ma che possa diventare patrimonio del festival e dei suoi ospiti."
Al CGJF gli amici dell'Intermezzo lo ricordano ogni anno con una mostra dei suoi scatti ai musicisti che hanno calcato le scene del festival (uno dei primi e più raffinati dell'isola), a partire dal mitico palco dell'Arena Ticca, che io ricordo con il fondale perennemente mosso dal vento che arrivava dal mare, ed è un gran bel ricordo... E più gli anni passano più per me le foto di Gino sono emozionanti, perchè insieme all'amore per la musica, alla bellezza di certi indimenticabili concerti, restituiscono la memoria di estati mitiche, come lo diventano quelle di "quando eravamo molto giovani", o di quelle altrettanto belle di quando ai concerti ci portavamo anche i piccoli -- che al primo dleeeen di citar si addormentavano di colpo o che si scatenavano con le percusioni di Billy Cobham o ai suoni del Sun Ra Arkestra si incantavano... -- e poi... e poi... Dice bene Giuseppe Giordano, presidente dell'associazione L'Intermezzo: "Gino ci ha fatto un dono inestimabile, i suoi scatti sono depositari di una memoria storica del festival e difficilmente, un lavoro così certosino, meticoloso, pieno di entusiasmo e amore per la musica si potrà mai replicare. La sua amicizia, così come la sua straordinaria visione degli artisti e dei luoghi che li hanno accolti, Cala Gonone in primis, sono insostituibili. Per questo motivo ogni anno onoriamo il suo lavoro e la sua passione per la fotografia con la mostra permanente “No flash, please!” così che la sua opera non debba solamente essere celebrata dalla nostra associazione, ma che possa diventare patrimonio del festival e dei suoi ospiti."
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