Nei nostri  16-20 anni, ricordo, l'Umbria era un mito: c'era il jazz, c'erano le  colline verdissime, un fermento culturale enorme e che tuttavia arrivava  mite, pacifico, in anni cosiddetti di piombo. Era l'Umbria, pensavamo,  l'oriente del nostro occidente. Non dico della nostra gioia quando,  intorno ai 20 anni, si presentò l'occasione di andare a lavorare a Norcia per  un mese, durante le vacanze dall'università, come assitenti  e animatori in un  soggiorno estivo per ragazzini e ragazzine disabili.  Non erano anni facili, ripeto, per l'intero Paese, e all'università  quel buio si sentiva, e noi eravamo veramente affamati di bellezza. Fu  così che di quella basilica me ne innamorai... 
Crollano i gioielli della storia e della storia dell'arte, insieme a i miti, e nemmeno questo, con chissà quante altre cose, avevamo messo in conto. Che vita strana, strana, strana...
Crollano i gioielli della storia e della storia dell'arte, insieme a i miti, e nemmeno questo, con chissà quante altre cose, avevamo messo in conto. Che vita strana, strana, strana...
 
 

 

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