Quasi un elenco del telefono, in codice, per agenti segreti: profumo di antico, implicitamente nemico della rivoluzione e dei Gggiovani.
Giuseppe A. Samonà alla voce "Rocci" in Quelle cose scomparse, parole, p.108.
L’amorevole premura di preservare i più giovani dalla innegabile difficoltà di interpretare un testo antico è un regalo avvelenato che cela molti degli inquietanti propositi di trasformazione della scuola e dell’università che sono nell’aria e la volontà di sanzionare la colpevole distanza dal mercato dei saperi teorici. Tanto più autoritario questo intendimento, in un curioso connubio di liberismo selvaggio e controllo dei destini individuali e collettivi, quando nega la possibilità di studiare le lingue antiche nelle loro sfumature all’interno dell’unico curriculum scolastico pubblico in cui questo è ancora consentito. Quando questo progetto sarà compiuto, chi può avrà a disposizione il college privato in cui studiare a dovere le lingue classiche e chi annaspa capirà senza equivoci che il liceo classico è roba da ricchi e dovrà accontentarsi di qualche briciola di cultura dell’antico.
Tiziana Drago, "Il liceo classico e i suoi nemici", Il manifesto (di avantieri).
Tiziana Drago, "Il liceo classico e i suoi nemici", Il manifesto (di avantieri).
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