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8 settembre 2011

Che ti ridi?

«“Perchè nessuno ci ha mai detto che era così dura”? E la sala della proiezione mattutina, quella per la stampa, esplode in una fragorosa risata.» 
Da una recensione al film Quando la notte di Cristina Comencini presentato ieri a Venezia e in competizione per il Leone d'Oro. Che andrò a vedere a maggior ragione: in generale mi fido poco delle risate collettive, stampa o non stampa.
Dice la Comencini:
"Spesso i registi si rifugiano nei film indipendenti per trovare la loro libertà. Anche perché ultimamente si sono viste le stesse, solite, storie. Da noi, invece ci vorrebbe qualche grande produzione in più. Per noi il piccolo è normale. Siamo artigiani del cinema."

8 dicembre 2009

Sperduti nel buio

Capita – raramente ma capita – di sognare i sogni di altri.


"Da ragazzo mi sembra di aver letto che Sperduti nel buio influenzò non poco i registi del neorealismo, ma non ho ritrovato conferma di questo ricordo. Forse l'ho sognato, o forse anche loro avevano letto l'articolo di Barbaro, alimentando le loro opere con la fantasticheria di un film muto fatto solo di parole.” (A.S.)

Il mio "sogno" come ho scritto in un commento al post dello zombi stavolta si chiama Sa… d… Sadoul! George Sadoul, e sta in una tavola fuori testo tra le pagg. 82-83 della Storia del cinema mondiale. Vol. I. Dalle origini alla fine della II guerra mondiale, traduzione della settima ed. francese di Mariella Mammalella, Feltrinelli, Milano 1981. 
Mai l'avessi detto!