26 ottobre 2018

Il silenzio

Si sente tanto e spesso cianciare del valore del silenzio, quando poi i veri silenziosi, non scordiamocelo, stanno zitti. E non è detto, poi, che il silenzio dei silenziosi sia sempre un bel silenzio, ché a volte, lo sappiamo, di bello non ha nulla, né di vitale. In "La provincia dell'uomo" bene esprime il concetto Elias Canetti, al solito lucido e tagliente come un diamante, al solito contro la morte: "Alcuni raggiungono la loro massima cattiveria nel silenzio", dice. E prova a dargli torto.

6 ottobre 2018

QU.TU prima edizione 2018 - Donne in luce, donne in ombra


QU.TU - QUANDO TUTTE LE DONNE DEL MONDO. Critica. Poesia. Scienza. Multicultura  🍃📚🍃🍃🍃🍃

La prima edizione della rassegna di appuntamenti culturali si è chiusa venerdì scorso a Orani con un bilancio più che positivo: per la qualità della realizzazione del progetto, con una macchina organizzativa che ha funzionato bene; per l'alto livello degli interventi, che hanno mantenuto un taglio non specialistico e anzi piuttosto divulgativo – nel senso nobile del concetto –, considerato il pubblico folto e composito; per l'attenzione avuta nei media, compresi i due principali quotidiani sardi, che hanno seguito con vivo interesse tutta la rassegna; ultimo ma non ultimo, per la gioia e la soddisfazione di chi ha organizzato, promosso e fruito.
Ieri, all'ExMà di Orani, l'ultimo appuntamento di questa prima edizione, che ha preso il via in piena estate. Grazie a tutte le persone che hanno contribuito in modo costruttivo — materialmente e moralmente — alla buona riuscita dell'iniziativa. Un grazie speciale, per ieri sera, alla scienziata Teresa Chironi. Quando di dice chiudere in bellezza... Arrivederci al 2019! (Nelle foto: Qu.Tu, 5 ottobre 2018, "Donne in luce, donne in ombra".)
  

4 ottobre 2018

Miró - Azul I, II, III

Si tratta di una serie di tre grandi quadri, fatti lo stesso giorno, che offrono a Miró l'opportunità di lavorare in grandi aree. Il suo desiderio è di superare i limiti della spinta più avanti, alludendo alla ricerca dell'espressionismo astratto, studiato nel 1959 durante il suo secondo viaggio negli Stati Uniti. La lettura corretta necessiterebbe la visione integrale delle tre tele per catturare le varie sfumature di blu, cosa che si può solo tentare di intuire con delle foto reperite nel web e provare a ricordare. Vidi l'opera tempo fa alla Fondazione Miró di Barcellona, e mi colpì. Le grandi dimensioni, infatti, rendono protagonista indiscutibile il colore, percepito senza il limite imposto dal telaio. Le varie modalità in cui l'azzurro appare nei tre dipinti conferiscono a ciascuno un'esaltazione diversa. Il colore vibra nella tela e sembra mostrare nelle sue nuances la notte interiore, la purezza dello spirito, la dimensione del sogno, cose così. Solo alcuni segni, che aumentano anche la risonanza del colore, intervengono a dare il punto di riferimento che impedisce di perdere nell'infinito quel che Miró ha aperto oltre la tela. Sono piccoli fori, specchi neri, code di cometa che attraversano lo spazio, bande rosse che sono cadute esattamente dove sono e non potrebbero che essere lì. L'essenzialità è vicina a quella dei segni primordiali trovati sulle pareti delle grotte di Lascaux; il viaggio è attraverso l'universo.
 
 

1 ottobre 2018

Endless form

Museo Nivola, 30 settembre 2018.
Finissage della mostra estemporanea di Tony Cragg.