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10 maggio 2018

Sono

Sono meravigliose quelle rare persone che ancora sanno esprimere con la scrittura parole di senso sulla bellezza del vivere, nonostante la fatica, il dolore, e la paura, soprattutto. Non sai nemmeno chi ringraziare quando ti attraversano la strada: il loro sorriso è talmente discreto da sembrare che lo abbiano rivolto solo per caso, all'improvviso sollevando gli occhi proprio su di te, che fortuna.

25 settembre 2016

Un ricordo dell'Avvocato Gallo

Conoscevo abbastanza bene l'anziano editore di Juvence, Alessandro Gallo, avendo collaborato con lui in diverse occasioni: per la fiera "Oltre mare" di Napoli, per la sempre grande Torino (vedremo cosa accadrà, adesso...), per le "Conversazioni del Mediterraneo" nelle città della Val di Noto, in Sicilia, per "Più libri, più liberi" a Roma, per presentazioni e rassegne in Sardegna. Ci siamo confrontati nel tempo su tanti aspetti culturali ed editoriali: aveva un grande esperienza e lavorava dando fiducia e strumenti. Fu uno dei miei punti di riferimento gli anni in cui io mi sono intensamente occupata della realizzazione e della cura di una bellissima collana di narrativa che ha ospitato anche autori e autrici del composito mondo arabo. Era un uomo d'"altri tempi", un vero uomo di cultura, e ci davamo del lei. Fui felice il giorno che lui, non certo facile ai complimenti, mi disse: "Lei è molto abile". "Abile" non me lo aveva mai detto nessuno e, dunque, lì per lì non riuscii ad afferrare bene la valenza che dava Gallo alla parola, ma archiviai con tranquillità e gratitudine sentendo di avere la sua non scontata stima, la sua fiducia.
L'Avvocato Gallo, così lo chiamavo, oltre a essere un editore puro (in Juvence, che ha un catalogo di alto livello scientifico, ha veramente investito un patrimonio) è morto qualche tempo fa. Oltre al dispiacere personale, per averlo conosciuto da vicino, anche ospite della sua bella casa romana, ho temuto per il suo progetto editoriale, perduta la guida, consapevole di come non sia facile, soprattutto in Italia, resistere sul fronte delle letterature arabe contemporanee. La "mia" collana, intanto, praticamente non esiste più: è ferma, inattiva, essendo stata, per così dire, buttata alle ortiche, ossia progettata in una situazione in cui erano e sono carenti gli strumenti che possono derivare soltanto dall'autentica consapevolezza del valore del progetto. Il valore che, appunto, ha sempre dato Gallo al suo e che anche io davo al "mio": il nostro grande punto in comune, e forse, chissà, la mia "abilità". Veniamo al dunque.
Oggi apprendo con gioia, invece, che, morto l'Avvocato Gallo, i miei timori su Juvence erano infondati: la piccola casa editrice ha resistito, ce l'ha fatta. Pertanto, ricordando l'amico editore, volentieri faccio pubblicità a quest'ultima sua pubblicazione. Lunga vita a Juvence.

31 ottobre 2011

Si può fare

Perché lavorare duro e migliorarsi per tentare di giungere a una pubblicazione che potrebbe non arrivare comunque, quando si può pagare per ottenere in modo certo qualcosa di molto simile, se non uguale? Perché, eh?

29 agosto 2011

Leggere con Grazia

"... nel chiuso di una stanza dentro una casa editrice, dove l'autore si osserva negli occhi del suo primo lettore, e dove un lettore per passione e per professione mette tutte le sue competenze e facoltà in ascolto."
Paola Gallo, Un occhio alla singola virgola e uno al disegno complessivoqui.



16 ottobre 2009

Esplorazioni inutili


Vi sono mesi in cui
non nasce un granello di poesia.
Il male scaccia le metafore,
l’analogia boccheggia.


Angelo Maria Rippellino, da Versi inediti e rari