5 maggio 2011

Un appunto

"Io, nella carta d'identità, voglio ci sia scritto Pastore
Io sono un valore economico. Io sono un valore sociale."



5 commenti:

Trippi ha detto...

ha colpito molto anche me! Ma temo che le testimonianze di ieri sera restino una testimonianza isolata e inascoltata

bianca ha detto...

Il fatto è che in quella frase c'è un mondo – che si sta difendendo con le unghie e con i denti –, una terra, un modello di sviluppo diffrente, un patrimonio (materiale ed immateriale – e quest'ultimo, ricordo, è patrimonio dell'umanità Unesco). Nessuno può dire con certezza cosa accadrà: io posso solo dirti che qui il disagio esistenziale e l'ncazzatura sono più diffusi di quanto la stampa possa raccontare. In provincia di Nuoro – solo per dirtene una – la disoccupazione giovanie ha raggiunto il 46%. Che vuoi che ti dica, in un misero blog? "Procurare e moderare / Barones, sa tirannia / Chi si no, pro vida mia, / Torrades a pés in terra."

Trippi ha detto...

Lo so bene visto che sono cresciuta li e la mia famiglia ci vive ancora, o meglio soppravvive ancora.

bianca ha detto...

Dall’anfiteatro di Carbonia, ieri sera, Annozero ha trasmesso un approfondimento sulla crisi dei lavoratori del Sulcis Iglesiente. Alla trasmissione hanno partecipato i rappresentanti delle categorie del territorio che stanno soffrendo maggiormente la crisi: l’industria, i pastori, i commercianti, in particolare i lavoratori dell'Euroallumina, della ILA, della Rockwool, di altre fabbriche già chiuse e il Movimento dei Pastori Sardi. Alle facce dei lavoratori in fortissima crisi economica ed esistenziale si sono contrapposte quelle dei politici presenti in studio, in primis quella da scarpa di Formigoni. La realtà che esonda nell'insopportabile salotto. "Un piccolo particolare, ma come è noto è là che si annida il demonio", scrive oggi il mio amico Giommaria Bellu: "Vedevo ieri ad Anno Zero la tragedia del Sulcis e dell’intera Sardegna e poi, in studio, l’ineffabile Formigoni che indossava un'eccentrica, leziosa, sicuramente costosa, camicia a fiorellini. "Parlava", la camicia, più chiaramente del suo proprietario. Bisbigliava, altezzosa, l'antica e spregevole domanda del potere distante e cieco: “Perché non mangiano brioches?”.

bianca ha detto...

Metto qui una nota non tanto a margine.
Sciopero e partecipatissima manifestazione della CGIL anche in piccola città (che diventa grande con il suo territorio puntellato di piccole, antiche comunità: i paesi di Barbargia). Tanti giovani. Sul palco colpisce l'intervento sulla scuola pubblica di Dario, 19 anni, puntuale, concreto, colto. Se questa realtà riuscisse a unirsi con il nuovo e vasto movimento di operai e pastori, si potrebbe ricominciare a sperare. Ovunque nell'isola sembra tornare, insieme all'aria di mare, la forza di reagire alla disperazione.