29 ottobre 2010

Anche il suo cane si chiamava Rimbaud


C’è qualcosa che mette a disagio, a partire dalla sua morte, un risvolto mitico che la morte dello scrittore sta in qualche modo imponendo. E davvero mi è difficile distinguerlo, separarlo. Io, per lo meno, ho questa necessità di separare la mia propria esperienza di lettura da quell'impronta mitica che si inizia a incubare con il solo fatto della morte giovane.
(Martín Kohan
Nel 2008, nell’ambito del Festival Internacional de Literatura de Buenos Aires (Filba), Martín Kohan, Juan José Becerra e Gonzalo Garcés, nella tavola rotonda coordinata da Edmundo Paz Soldán e intitolata "Después de Bolaño", hanno finemente  analizzato il futuro dell'opera di Roberto Bolaño.
Si tratta della seconda tavola rotonda dedicata allo scrittore e la trovate integralmente tradotta qui.
Consiglio la lettura anche della prima, intitolata “El escritor insufrible” che trovate tradotta e pubblicata nel sito di Nazione Indiana. 
La traduzione della terza e ultima tavola rotonda sta per uscire. 

4 commenti:

bianca ha detto...

Fervono in Italia i lavori di traduzione dei testi critici sull'opera di Roberto Bolaño – grazie anche alla straordinaria passione di volontari bolagneschi – a conferma di un interesse sincero, vivo, complesso, che niente ha a che fare con la superficialità modaiola. Qui l'indicazione della pubblicazione delle tavole rotonde intorno all'opera dello scrittore cileno.
(Grazie a Carmelo di Archivio Bolaño.)

carmelo ha detto...

grazie per la segnalazione; ci sarebbe più bisogno di volontari per la traduzione dallo spagnolo;
vorrei informare che è stata appena pubblicata la terza tavola rotonda "scenari" non così interessante come le prime due ma sempre utile:

http://www.archiviobolano.it/bol_criti_filba3.html

inoltre chi non avesse letto l'articolo bellissimo di diego trelles paz pubblicato in originale puo' scaricare qui la copia pdf


http://www.archiviobolano.it/docu/trelles_bolano_originale_manifesto.pdf

complimenti per il tuo blog!

carmelo ha detto...

scusate, pubblicato su Il manifesto giovedi scorso

bianca ha detto...

Grazie di tutto!