Peccato sia ormai introvabile: era ed è un libro bellissimo, L'Isola senza mare di Franco Nasi, pubblicato per i tipi di Iniziative culturali di Rina Pigliaru, a Sassari, nel 1997, corredato da 24 splendide immagini scattate da Franco Pinna in Sardegna. Nasi e Pinna, operatori di inchiesta, con la penna l'uno, con la luce, l'altro; e inchiesta con tutti i crismi del genere, in anni in cui ancora si faceva un giornalismo nobile, a servizio dell'analisi della realtà.
Presentammo il libro in biblioteca, ossia la raccolta delle indagini di Nasi in Sardegna, nell'auditorium della biblioteca comunale di Orgosolo, con il regista Gianfranco Cabiddu, il giornalista Giacomo Mameli e l'editore Rina Pigliaru; alcuni brani vennero letti da Giacomo Mannironi e Giovanni Fancello del collettivo di poeti "Nues" di Nuoro.
Franco Nasi, morto a Milano il 20 settembre del 1983, inviato de Il Giorno dopo aver lavorato al Corriere della Sera allora diretto da Mario Missiroli, scrisse, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, una serie di articoli-inchiesta che ancora oggi appaiono di una attualità sorprendente. Erano gli anni della promessa Rinascita, delle grandi opere pubbliche, dell'Aga Khan e di Nino Rovelli e della grande emigrazione. Nasi percorse la Sardegna in lungo e in largo ed ebbe come principale referente, a Sassari, l'intellettuale Antonio Pigliaru; a Cagliari discuteva dei problemi sardi con il giornalista de L'Unione Sarda Angelino De Murtas. Con Alfonso Madeo, Gigi Ghirotti e Arturo Gismondi, Nasi era nella schiera degli inviati bravi e credibili. Bravi perché credibili, non il contrario.
Il libro (costava venticinquemilalire) è preceduto da scritti di Gugliemo Zucconi e Manlio Brigaglia.
Presentammo il libro in biblioteca, ossia la raccolta delle indagini di Nasi in Sardegna, nell'auditorium della biblioteca comunale di Orgosolo, con il regista Gianfranco Cabiddu, il giornalista Giacomo Mameli e l'editore Rina Pigliaru; alcuni brani vennero letti da Giacomo Mannironi e Giovanni Fancello del collettivo di poeti "Nues" di Nuoro.
Franco Nasi, morto a Milano il 20 settembre del 1983, inviato de Il Giorno dopo aver lavorato al Corriere della Sera allora diretto da Mario Missiroli, scrisse, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, una serie di articoli-inchiesta che ancora oggi appaiono di una attualità sorprendente. Erano gli anni della promessa Rinascita, delle grandi opere pubbliche, dell'Aga Khan e di Nino Rovelli e della grande emigrazione. Nasi percorse la Sardegna in lungo e in largo ed ebbe come principale referente, a Sassari, l'intellettuale Antonio Pigliaru; a Cagliari discuteva dei problemi sardi con il giornalista de L'Unione Sarda Angelino De Murtas. Con Alfonso Madeo, Gigi Ghirotti e Arturo Gismondi, Nasi era nella schiera degli inviati bravi e credibili. Bravi perché credibili, non il contrario.
Il libro (costava venticinquemilalire) è preceduto da scritti di Gugliemo Zucconi e Manlio Brigaglia.
Piergiorgio Branzi (1955) |
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