In un quaderno ancora inedito lo scrittore cileno scrive queste parole, accompagnate da un disegno (sì, disegnava sempre intorno ai suoi appunti): "Imposible escribir poemas. Estoy enamorado."
M'incanta la sua lucidità, il modo di esprimerla, e mi sento di condividerla (esteticamente proprio), e naturamente mi piace il concetto. A far poesia quando si sosta in una condizione di "innamoramento" si rischia la deriva sentimentale, un mancato controllo della penna, diciamo, con esito visibilmente melenso, e talvolta addirittura nauseante. Non è affatto paradossale, infatti, che anche al cuore arrivino con più forza e autenticità quelle parole dettate alla penna dall'"occhio freddo" gettato sul mondo. E Bolaño lo sa, lo ha sempre saputo: la poesia non ha nulla a che vedere con il sentimentalismo.
M'incanta la sua lucidità, il modo di esprimerla, e mi sento di condividerla (esteticamente proprio), e naturamente mi piace il concetto. A far poesia quando si sosta in una condizione di "innamoramento" si rischia la deriva sentimentale, un mancato controllo della penna, diciamo, con esito visibilmente melenso, e talvolta addirittura nauseante. Non è affatto paradossale, infatti, che anche al cuore arrivino con più forza e autenticità quelle parole dettate alla penna dall'"occhio freddo" gettato sul mondo. E Bolaño lo sa, lo ha sempre saputo: la poesia non ha nulla a che vedere con il sentimentalismo.
Literatura para enamorados 2, manuscrito de Roberto Bolaño, junio, 1979. Archivo 24 – 121 © Herederos de Roberto Bolaño. Fonte immagine: Breve guía del Archivio Bolaño (para el lector sentimental).
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