Parigi, febbraio 1974. Fausto Rapetti gira un documentario su Italo Calvino, che vive nella capitale francese da 7 anni.
– Come mai non ha mai scritto su Parigi?
– Forse per scrivere di Parigi, dovrei staccarmene essere lontano. Se è vero che si scrive partendo da un'assenza. Oppure dovrei esserci dentro fino in fondo. Dovrei esserci stato fin dalla giovinezza se è vero che sono gli scenari della nostra "prima" vita quelli che danno forma al nostro mondo immaginario, […] Forse bisogna che un luogo diventi un paesaggio interiore in modo che l'immaginazione prenda a vivere quel luogo a farne il proprio teatro.
Nessun commento:
Posta un commento