"Il mio è uno sguardo da lontano, una scelta che è un po’ il contrario del fotogiornalismo classico. È più simile a una mappatura", dice Rocco Rorandelli, che, alla base del suo progetto fotografico, pone l'idea che la migrazione sia "una scelta che l’essere umano condivide con molte specie".
Credo di essere d'accordo, perché, riflettendo sul presente e sul passato – vicino, lontano e remotissimo –, mi viene da aggiungere che la migrazione sia una condizione ontologica dell'umanità: non si è mai fermata, infatti, non si può fermare, e non
si fermerà.
Rocco Rorandelli (Terra Projet), Al confine fra Grecia e Macedonia; fonte: Internazionale.
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