5 luglio 2016

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Da cinque anni a questa parte […] l’aria per lavorare mi è mancata: non ho avuto più una casa, un tavolo, una sedia che fossero miei. Non ho avuto pace né pane sicuro. Era naturale che mi lasciassi andare e, molto spesso, mi dimenticassi perfino di avere avuto delle ambizioni e di dovermi preparare un avvenire.
Dalla lettera di Anna Maria Ortese a Valentino Bompiani del 24 febbraio 1945, in: Luca Clerici, Apparizione e visione. Vita e opere di Anna Maria Ortese, Mondadori, Milano 2002, p. 134.

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