25 novembre 2015

La strada che non presi

Due strade divergevano in un bosco giallo
e mi dispiaceva non poterle percorrere entrambe
ed essendo un solo viaggiatore, rimasi a lungo
a guardarne una fino a che potei.

Poi presi l’altra, perché era altrettanto bella,
e aveva forse l’aspetto migliore,
perché era erbosa e meno consumata,
sebbene il passaggio le avesse rese quasi simili.

Ed entrambe quella mattina erano lì uguali,
con foglie che nessun passo aveva annerito.

Oh, misi da parte la prima per un altro giorno!
Pur sapendo come una strada porti ad un’altra,
dubitavo se mai sarei tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra anni e anni:
due strade divergevano in un bosco, e io -
io presi la meno percorsa,
e quello ha fatto tutta la differenza.*


Robert Frost
 
Giacomo Balla, Il dubbio, 1907 
 * Mi scuso per non sapere il nome di chi ha tradotto: non sono riuscita a trovarlo. Sin qui ne conoscevo la traduzione di Giovanni Giudici, ma questa la preferisco. Peraltro è da tempo che, rileggendo la poesia, cercavo di mettere a fuoco un'immagine, ma anche quella l'ho cercata inutilmente: nella memoria, nei paesaggi italiani di Ghirri, nei campi giallli e nell'église blu di Van Gogh, nei sentieri che si biforcano di tanti fotogrammi... Sino a quando, stasera, un'amica la ha posata con grazia sul tavolo di cucina, insieme alla caraffa del tè. Ce l'aveva lei, io non lo sapevo.

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