1 agosto 2010

C'è una meta


Foto di foto che ho scattato al Kon-Tiki (Bygdoy, Oslo, Norvegia)




C'è una meta
per il vento dell'inverno:
il rumore del mare.
Ikenishi Gonsui (1650-1722)

Laggiù le persone sono semplici e non fanno domande. Sono abituate ad avere il blu nel cuore. La sera, non chiudono le porte. Ascoltano gli uccelli e credono che quella musica venga dagli alberi del cocco che sostengono le loro esistenze. Vanno a piedi nudi sulla sabbia e vivono alla giornata della loro pesca. La sera si riuniscono sulla spiaggia per cantare e fare musica. Noi saremo semplici come loro, seduti per terra, all'ascolto dei ravanes e di una voce più antica di quella dell'oceano. Nelle tue braccia dormirà un bambino nudo. Tuonerà nel nostro ventre come un ciclone. Questo ci farà ridere, poi fremere. E quando i nostri sensi saranno tutti risvegliati, andremo a rifugiarci nella nostra capanna attraversata dal vento.
Agalega, isole di brezza e di corallo, di rocce e schiuma. Lavate dai ritmi dell'oceano. Dalla grazia e dal fuoco dei loro soli. Isole della mia ultima ora, della mia ultima vita.

Ananda Devi, Pagli, traduzione di Cristina Schiavone, Ibis, Como-Pavia 2004, p. 84.

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