11 marzo 2018

Una goccia di splendore


Io avevo un fratello immenso, che da qualche giorno non c'è più. Percorro le strade della sua quotidianità, qui a Roma, e sono tracce luminose, che attraversano il quartiere più popoloso della città, e mi portano ai luoghi degli "ultimi", quegli "ultimi" che erano la sua scelta di lavoro e di vita. La vita bellissima di mio fratello, segnata dallo splendore e dalla verità in ogni sua scelta. Io avevo un fratello immenso, e vorrei sentirmi degna del suo amore, che in questi giorni ritrovo sparso a piene mani, e che in tanti, a partire dai suoi splendidi figli Martina e Daniele, mi restituiscono intero. Lavoro, soccorso, ascolto, assistenza, conforto, solidarietà, gioia e felicità anche. Racconti di serate fatte di canzoni, di chitarre, di presenza, di un vivere autentico. E oggi che non c'è più non mi sento sicura di meritarmi il suo amore, la sua pazzesca e semplice generosità, che tutti ricordano tra le lacrime e i sorrisi, risa e tenerezza, profondo rimpianto. Testimonianze bellissime. Grazie anche di tutto questo, fratello caro, grazie per questi visi, per le lacrime e gli abbracci alla "sorella di A.", per queste strade, per questo quartiere. Grazie per essere stato con noi il tempo troppo breve di una vita, grazie di tutta la tua grande bellezza, avrei tanto voluto invecchiare insieme a te, A', che mi sei stato amico e fratello unico. Ti piango.

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