28 marzo 2018

Da Santi per A.

Rabbrividiscono le stelle in coro dorato
e sembrano fate ubriache
le montagne;
da quando manchi come buon grano
alla terra arcaica del mio sguardo,
o tenero fratello di sapienti
orizzonti sconfinati.

Il mondo è più povero
d’amore, d'umanità e d'arte.

Un virtuoso idillio
di fiumi e d'aranci
ci lega per sempre
ad un'alba vera e lucente
di campane anarchiche.

Come torcia accesa
sul ventre del mare più stravagante
risorge inconsumata tra isole e città
la tua inedita anima colma
di remota grazia.
Hai brillato qui come arcano faro originale
sul vuoto amorale d’una civiltà sempre più meccanica.

Ti conservo nelle mani come armonica alata
soffiata da un vento rivoluzionario.


Santi Geraci


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