Dimenticavamo le distanze fra le stelle e comprendevamo d’essere al 
centro di un mare che si faceva di giorno in giorno più popolato. Non 
potevamo fermare il ciclo dell’uomo, nessuno può fermarlo. Dovevamo 
incontrare gli altri uomini, per crescere. L’incontro ha un costo, 
pagarlo è inevitabile. 
Passavamo sulla terra leggeri, p.78.
(Ricordando Sergio Atzeni [Capoterra, 14 ottobre 1952 – Carloforte, 6 settembre 1995] a vent'anni dalla sua scomparsa.)
 
 

 

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