È ancora buio, piove e tira vento. Ma sono riposata, sto bene, ho ancora
due ore per me, e mi faccio prendere da pensieri ameni... Ricordo una mattina come questa di otto anni fa, a Parigi. Pioveva,
tirava vento, stavo inspiegabilmente male ed ero in giro, insonne, dalle
5 del mattino (tiroide ballerina, scoprii qualche giorno dopo). Mi trovavo al 13°, vicino a Place d'Italie, e la prima luce accesa al secondo piano
di un vecchio palazzo — intorno tutto grigio, pioveva, tirava vento... —
mi diede la sensazione di uno squarcio su un cielo azzurro, proprio
come il cuore di Icaro nel volo di Matisse.
Non ho più dimenticato quella suggestione, e stamattina, alla prima luce
che si è accesa nella casa di fronte — e alla prima sigaretta in
terrazza, hélas! —, si è ripresentata.
Buongiorno.
Buongiorno.
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