19 giugno 2010

Molto non è andato via

Parlare della morte di qualcuno cui si è voluto bene, molto bene, rischia di essere solo un esercizio retorico, una proclamazione di memoria e virtù del defunto. L'unico modo che si ha per mantenersi sinceri, è quello di tentare di descrivere lo spazio di vita in più che ti ha dato chi ha finito di respirare. Questo vale la pena fare. Vedere quanto ti è stato sommato alla tua vita, ciò che ti è rimasto dentro, che riuscirai a passare a chi incontrerai, e questo sì, ha il sapore della vita eterna. In fondo molto non è andato via, se molto sei riuscito a trattenere.

Roberto Saviano, Il mio maestro José, La Repubblica, 19 giugno 2010


3 commenti:

danmatt65 ha detto...

Uno scrittore che ne ricorda un altro è sempre qualcosa di prezioso.
Dan (Macca)

bianca ha detto...

La perdita recente di una delle amiche più amate di sempre, fa sì che ogni parola autentica sul modo di vivere la morte di una persona cara, mi riporti a lei.
Lo dico con un sorriso, ricordando il suo.

Rita ha detto...

mi manca molto e la porto sempre nel cuore, ma mi ha lasciato un grande regalo la tua amicizia, baci