"Io non ho omicidi da raccontare, ma gioie e sofferenze e amori. E l’amore è pericoloso e violento quanto un omicidio.
Tutti i boschi sono verdi ormai, ho pensato stamattina mentre mi vestivo. Guarda, la neve si scioglie sulle montagne, ovunque le bestie scalpitano per uscire dalle stalle, e le finestre delle case sono spalancate. Mi sbottono la camicia e lascio che il vento mi soffi contro, mi sento posseduto dalle stelle, da un’intima irrequietezza, è come tanti anni fa, quando ero giovane e più impetuoso di adesso. Ci sarà forse un bosco, penso, a est o a ovest di qui, dove un vecchio può sentirsi bene quanto un giovane. È lì che andrò."
(Knut Hamsun, Un vagabondo suona in sordina [Ev vandrer spiller med sordin], 1909; traduzione dal norvegese di Fulvio Ferrari, Iperborea, Milano 2005, pp. 11-12)
2 commenti:
Grazie per l'invito sul Blog. Così mi è venuta voglia di Norvegia. (Ma anche di paesi scandinavi in generale). E mi godo Jan Garbarek prima di andare dormire. Un vero piacere, Bianca.
maxeramax..e le tre virgole ,,,
Pensa che curioso: a Oslo quest'estate ho beccato il festival internazionale di jazz, ma proprio in quei giorni Jan Garbarek suonava qui, a due passi da casa!
Torna quando vuoi, Maxeramax, più tranquillo che mai.
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