13 dicembre 2017

Risveglio, vento, Ikenaga Yasunari

Sveglia che neppure albeggia, nella giornata più corta dell'anno, quanto ho dormito?
Poco, poche ore, insolitamente. Ma sto bene, uguale e nonostante il vento, che fa vibrare i vetri nel lato di casa a nord, e che per un momento riporta a ieri...
"Ci sono tante cose alle quali dovrei pensare, per esempio questo vento, adesso dovrei uscire e camminare nel vento. Non insieme a te, Line, non ti arrabbiare. Camminare nel vento è una cosa che non si può fare altro che da soli, perché c’è una tigre e un pianoforte la cui musica uccide gli uccelli, e la paura può essere dissolta solo dal vento, si sa, io è tanto che lo so."
Agota Kristof, Ieri, traduzione di Marco Lodoli, Einaudi, Torino 1997, p. 5.

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