[Quel che non si dice in un thread di suggerimenti per
le vacanze.]
Siamo stata a Oslo - prima tappa di una vancanza in Norvegia – un paio di anni prima della strage di Utoya. Avevamo l'albergo nel punto più alto della collina che domina la città, il fiordo, le tante isolette, e da lì ci spostavamo con mezzi pubblici che facevano numerose soste in diversi punti residenziali, con case e ville sparse, immerse nel verde, giardini molto curati. Soprattutto la sera, al ritorno, l'autobus si riempiva di adolescenti di cui colpivano la bellezza e l'allegria, oltre che la semplicità dell'abbigliamento. Ci sembravano quasi diversi dai ragazzi italiani, in questo, erano davvero gioiosi. Ci dicevamo che era logico, dato che avevano la fortuna di vivere in una città così bella, funzionante e certo ricca. Mi sono domandata tante volte se quei ragazzi siano riusciti a conservare quello stesso sguardo limpido e sereno, dopo...
Siamo stata a Oslo - prima tappa di una vancanza in Norvegia – un paio di anni prima della strage di Utoya. Avevamo l'albergo nel punto più alto della collina che domina la città, il fiordo, le tante isolette, e da lì ci spostavamo con mezzi pubblici che facevano numerose soste in diversi punti residenziali, con case e ville sparse, immerse nel verde, giardini molto curati. Soprattutto la sera, al ritorno, l'autobus si riempiva di adolescenti di cui colpivano la bellezza e l'allegria, oltre che la semplicità dell'abbigliamento. Ci sembravano quasi diversi dai ragazzi italiani, in questo, erano davvero gioiosi. Ci dicevamo che era logico, dato che avevano la fortuna di vivere in una città così bella, funzionante e certo ricca. Mi sono domandata tante volte se quei ragazzi siano riusciti a conservare quello stesso sguardo limpido e sereno, dopo...
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