13 aprile 2012

Emanuele

«E arrivò un bambino con le mani in tasca
e un oceano verde dietro le spalle
disse "Vorrei sapere, quanto è grande il verde
come è bello il mare, quanto dura una stanza
è troppo tempo che guardo il sole, mi ha fatto male."
»


Chissà per quanto tempo ancora a ogni squillo del telefono di casa penseremo a te – alle tue domande, alle frasi misteriose e buffe, al tuo magistrale saluto, ora così definitivo. E adesso? In quale punto della tua speciale geografia ci rincontreremo?… Non risponderai, lo so, perché tu e solo tu potevi farle, le domande giuste. Le nostre erano così inutili, come ora, come qui. Grande tesoro, immenso numero primo, ci mancherai. Grazie per tutti i punti del mondo che ci hai indicato: non li dimenticheremo. Non ti dimenticheremo mai.
B., P., G. e A.

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