8 settembre 2022

Sa esta de Gonare

"Le piccole chiese brune perdute nelle pianure desolate o nei monti solitari, e che hanno l'impronta delle costruzioni pisane o andaluse, sono circondate da una tradizione semplice o leggendaria".

Quel che scriveva Grazia Deledda vale ancora per la bellissima "chiesa bruna" dedicata a Nostra Signora di Gonare, eretta in una cima talmente stretta e perigliosa da farle assumere un fascino da finis terrae. E da lassù, guardando a est e a ovest quando non c'è foschia, si vedono i due mari. 
Oggi, 8 settembre, le comunità di Orani e Sarule vi rinnovano l'antica festa dedicata alla Madonna, una tradizione nota e sentita in tutta la Sardegna; da sempre, infatti, da ogni punto dell'isola arrivano in pellegrinaggio le genti per partecipare alle messe che si succedono nella chiesetta: portano un cero alla Madonna e poi comprano il torrone dai tonaresi o un cavallino e una bambolina di plastica dalle bancarelle allestite per la festa nell'antica "corte" circondata dalle cumbessias. Da sempre il sacro e il profano, con gesti semplici, si tendono la mano.
Gonare, 8 settembre 1962. Una famiglia di Desulo in pellegrinaggio a Gonare. Sullo sfondo, a ridosso di una cumbessia, la bancarella del su turronarju. Dal  documentario di Fiorenzo Serra L'ultimo pugno di terra.

25 maggio 2022

La spiga

"Ciò che dura lo fondano i poeti" diceva Salvatore Cambosu, ma non lo ha scritto da nessuna parte. 
A noi lo raccontò Maria Lai, una notte d'estate di tanti anni fa, a Cardedu.

6 aprile 2022

Tabù

La guerra viene ancora trattata come un mestiere che ha la sua deontologia, perciò si distinguono i cosiddetti crimini di guerra dagli altri atti delittuosi perpetrati con indosso una divisa. Sarebbe invece ora, ed è sempre troppo tardi, che l'umanità interiorizzasse il concetto che la stessa guerra è un crimine e che essa non va fatta per nessun motivo.